Libro, cura per l’anima. Il Filo di Eloisa ha partecipato al progetto con una serie di incontri nelle scuole

“Libro, cura per l’anima” è il titolo di un progetto nato all’interno di un bando del Centro per il libro e per la lettura  (CEPELL) – Città che legge, assegnato per l’anno 2023-24 al Comune di Orvieto, che lo aveva condiviso  insieme a molti soggetti: Comuni del territorio, scuole, distretto sanitario, associazioni e operatori culturali, librerie,  aderenti al Patto per la lettura.
Punto cardine del progetto, che ha come obiettivi fondamentali la cura, l’inclusività, l’attenzione alle giovani generazioni,  è la proposta della  lettura come strumento per la cura del sé e delle relazioni con gli altri, come “farmaco” per lenire le sofferenze dell’anima e dei sentimenti, realizzata attraverso l’intervento nelle scuole, nelle biblioteche,  nonché l’apertura di punti lettura in luoghi fuori dai circuiti abituali.
L’Associazione culturale il Filo di Eloisa, che da molti anni si occupa a Orvieto e nel territorio della diffusione e della valorizzazione della cultura e del pensiero delle donne, ha lavorato a lungo in passato in collaborazione con le scuole, proponendo percorsi di conoscenza e laboratori di approfondimento.  All’interno del progetto menzionato, Il Filo di Eloisa ha partecipato, insieme alla Cooperativa sociale Il Quadrifoglio, all’attività   chiamata “Piccola farmacia letteraria”, una serie di interventi da realizzare all’interno dei tre Istituti del Comune di Orvieto aderenti alla proposta: Istituto Comprensivo Orvieto Baschi, Istituto Comprensivo Orvieto Montecchio e  IISST Majorana-Maitani di Orvieto. A partire dal mese di novembre 2023 fino ala fine di  febbraio 2024, si sono susseguiti dieci incontri di due ore ciascuno  per ogni Istituto, che hanno coinvolto classi di prima e seconda media e del biennio superiore  tecnico,  linguistico e delle scienze applicate.
In ogni incontro, che ha visto lavorare insieme due operatrici, rispettivamente del Filo di Eloisa e della Cooperativa Il Quadrifoglio, sono state proposte letture di uno o più libri, romanzi o testi  poetici, riguardanti i sentimenti: l’amicizia, la solitudine, l’autostima, gli affetti e i conflitti, l’amore, le paure, adattandoli alle esigenze e alle caratteristiche delle classi che gli insegnanti avevano suggerito e indicato, in un stretto e proficuo lavoro di collaborazione, che non è venuto mai meno sia nella programmazione che nelle attività  laboratoriali svolte.
Si è data centralità  alla partecipazione e all’espressione dei vissuti e delle emozioni degli studenti, chiamati a lavorare producendo testi, canzoni, video, disegni o rappresentazioni grafiche del sé e dei propri vissuti, in una straordinaria polifonia di voci e di presenze, emblematiche del tempo presente. Nelle realtà scolastiche incontrate l’inclusività, l’integrazione, il riconoscimento delle difficoltà e gli strumenti offerti a ciascuno sono un dato di fatto, i tanti progetti che le scuole formulano e a cui gli insegnanti aderiscono  sono uno stimolo e un’occasione di scambio e di incontro intergenerazionale, com’è avvenuto in questo caso. La socioaffettività, l’espressione dei propri sentimenti, la ricerca dell’empatia, la conoscenza di sé e il superamento di esitazioni e paure, che la lettura permette di incontrare, lo sguardo su sé stessi e sugli altri, la conoscenza di altri mondi e esperienze, che i testi proposti hanno stimolato,  costituiscono  un terreno di semina proficuo e fertile, dando grande soddisfazione reciproca, confermata anche dalla richiesta da parte dei ragazzi e degli insegnanti di poter continuare questo tipo di lavoro.
Alla “Piccola farmacia letteraria” appena conclusa, sta facendo ora seguito la seconda parte del progetto dedicato alle scuole, dal titolo “Caffè Letterari”, che vede coinvolta La Nuova Biblioteca Pubblica Luigi Fumi di Orvieto e che si concluderà nel mese di aprile.
Si può dire, a conclusione di questa esperienza, che l’incontro e lo sviluppo di sinergie attivate da questo progetto tra i vari soggetti partecipanti (il Comune, la Cooperativa Il Quadrifoglio , l’associazionismo, la biblioteca, le scuole), hanno messo in luce la grande potenzialità di una comunità quando pone al centro l’attenzione, la cura, il riconoscimento delle sue componenti giovanili, rendendole non solo partecipi ma protagoniste, valorizzandone le espressioni, le idee, i sentimenti, la creatività, la capacità di generare poesia, in un dialogo tra generazioni, dentro e fuori la scuola.
Dalla semina autunnale sbocceranno fiori in questa primavera e nelle future, se sapremo dare continuità a un lavoro consapevole e costante: del libro, come cura dell’anima, tutte e tutti abbiamo bisogno.

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