La Stanza delle Memorie: voci nel tempo, transiti, identità

stanzamemorie_1_1di Ambra Laurenzi

Nell’opuscolo di presentazione della 10ma edizione di Venti Ascensionali c’è una frase illuminante per comprendere il senso di molti lavori presentati all’interno della manifestazione. “Da 10 anni abbiamo un’idea di spazio: uno spazio di Transito…….Alla solitudine dei viaggiatori in Transito che non lasciano tracce, vorremmo sostituire un luogo di forte Identità….che produce Pensiero”.
Sembra l’incipit della raccolta di biografie “Vite da raccontare” in cui le storie raccontate si incrociano in un caleidoscopio di transiti, tracce, identità e pensiero.
La bella pubblicazione, edita da LietoColle, raccoglie gli scritti emersi dal concorso nazionale sulle biografie femminili bandito dall’Associazione “Il Filo di Eloisa”, ed è stata presentata lo scorso sabato 30 Ottobre, in apertura dell’edizione 2009-2010 di Venti Ascensionali.

Alle autrici selezionate è stato tuttavia richiesto un altro importante contributo: immagini e voci.
E’ il materiale che Massimo Achilli ha utilizzato per una sua suggestiva installazione.

La Stanza delle Memorie, realizzata nella seconda sala del Carmine, trasporta immediatamente il visitatore in una diversa dimensione spazio-temporale attraverso i suoni e le immagini che emergono dal buio della stanza. Si percepiscono voci diverse, provenienti da punti diversi, che pronunciano parole diverse ma che, progressivamente, si fondono in un unico armonioso suono: è il suono delle storie raccontate, capaci di diventare storia universale. Sono le voci delle autrici che leggono il proprio racconto, e che provengono da piccoli altoparlanti sparsi nella stanza e ad altezze diverse. Avviene così che, muovendosi nello spazio, le voci si avvicinano e si allontanano, lasciandoci nella mente parole che diventano storia, vita, memoria……..quando arrivavo su in montagna avevo fame…….la fatica di vivere l’ha rinvigorita, non l’ha spezzata, non…………portava con sé storie un pò misteriose,……..adesso so quanto ero preziosa per te……..le prime immagini della sua vita….mai esistite…….io grata per le sue parole….
A questa ricchezza vocale si aggiungono le fotografie che le autrici hanno inviato e così, sul pavimento al centro della stanza, si alternano immagini di famiglia ingiallite dal tempo, ritratti, luoghi, avvenimenti che scorrono sotto l’evanescenza del tempo che fluisce inesorabile.
Massimo Achilli cura le immagini con sensibilità e grande competenza tecnica, in questo caso per un progetto particolarmente complesso, riuscendo sempre a creare il giusto ritmo delle progressioni visive e musicali che rimandano emozione e pensiero.

Tra le fotografie che scorrono appare un sorriso conosciuto, capelli scuri, e occhi profondi: Eloisa è presente nei suoi momenti più felici. Ho avuto poco tempo per conoscerla e ricordo di lei solo gesti di grande gentilezza, ma se l’Associazione creata a suo nome è in grado di produrre iniziative così preziose, significa che, oltre alla capacità e competenza di chi ne fa parte, ciò che Eloisa ha lasciato è di valore culturale e sociale così profondo da diventare stimolo continuo.

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