Riprendono all’Unitre di Ficulle gli incontri “Talentuose scrittrici, talentuose virtù”

Continuando secondo la direttrice degli incontri svolti all’Unitre dell’Alto Orvietano lo scorso anno accademico, il corso “Talentuose scrittrici, talentuose virtù” intende porgere la conoscenza di alcune scrittrici che, anche quando sono piuttosto note, esulano dal classico canone letterario e che si trovano eccentriche rispetto ad esso o perché in posizione di anticipatrici, o perché animate da grande originalità e specificità. A Ficulle 21 e 28 febbraio – 7, 14, 21 e 28 marzo

Quota:  € 10,00

Sede: Ficulle – Sede Unitre – Borgo Garibaldi, 25

Giorno: Martedì Orario: 16,00 – 18,00

Si procederà attraverso una breve analisi della loro vita e delle loro opere e con la lettura diretta di qualche brano della loro scrittura. Si tratta di scrittrici significative per la letteratura in generale e per il pensiero femminile, che rappresentano non solo un alto esempio di creatività e di realizzazione artistica, ma che si offrono alla lettura anche come appassionate testimoni del valore della parola, del rigore della ricerca etica e artistica, di un’adesione totale alla passione della scrittura intesa come luogo di mediazione della complessità della storia, delle relazioni e della propria individualità, del mistero della vita e della morte. Costituiscono inoltre, con la loro esperienza esistenziale che si traduce in
particolari e affascinanti biografie, uno straordinario esempio di fedeltà a se stesse, nel senso del perseguimento di valori, desideri e aspirazioni individuate a partire dal proprio originale sé.

I moduli proposti, della durata di circa 2 ore ognuno, sono:

Etty Hillesum (Middelburg 1914 – Auschwitz 1943) Alla ricerca del segreto della vita: una scelta d’amore
Un percorso all’interno della straordinaria esperienza umana e spirituale della giovane donna ebrea nata in Olanda, a Middelburg, il 15 gennaio 1914 e morta il 30 novembre 1943 nel campo di Auschwitz. Attraverso la lettura di brani tratti dal Diario (1941-43) e dalle Lettere (1942-43), Etty ci fornisce un esempio e una pratica, ci consegna un pensiero forte e autorevole che supera i confini di ideologie e religioni per collocarsi in un punto alto e luminoso, capace di illuminare di speranza la nostra vita, qui e ora. [Docente Loretta Fuccello]

Alba De Céspedes (Roma 1911 – Parigi 1997)
Una vita dedicata alla scrittura quella di Alba De Céspedes, che già nel 1940 annotava nel suo diario: “…bisogna viverla o scriverla la vita. Mi sembra ormai per me la scelta sia inderogabile. Scriverla, scriverla”. Vittima di una semplificazione che l’ha talvolta dipinta come scrittrice rosa, è stata autrice di romanzi, giornalista della carta stampata e radiofonica. Ha vissuto l’esperienza della Resistenza in Abruzzo, a Napoli e poi a Bari. Fonda ne 1944 la rivista “Mercurio” con un progetto che ambisce a un rinnovamento della società. Con i suoi romanzi ci conduce nel complesso scenario della guerra e del dopoguerra italiano, in cui le generazioni di donne che hanno vissuto prima del femminismo degli anni ’70 si sono trovate spesso sole dentro le mura di casa a scoprire la loro marginalità nella famiglia e in una società che continuava a relegarle in posizione marginale, con una debole cittadinanza, priva persino di molti
diritti. [Docente Ornella Cioni]


Elsa Morante (Roma 1912 – 1985) e Anna Maria Ortese (Roma 1914 – Rapallo 1998)
Elsa Morante e Anna Maria Ortese, due scrittrici dalle profonde analogie e dalle incomponibili differenze. Lette insieme intorno ai temi del senso dello scrivere e del destino della “Creatura”.
Elsa Morante: Premio Viareggio (1948), Premio Strega (1974); alcune opere: Pro o contro la bomba atomica, Menzogna e sortilegio, Il mondo salvato dai ragazzini, L’isola di Arturo, La Storia, Aracoeli.

Anna Maria Ortese: Premio Viareggio 1953, Premio Strega 1997; alcune opere: Poveri e semplici, Il mare non bagna Napoli, Il porto di Toledo, L’iguana, Il cardillo addolorato, Alonso e i visionari.
[Docente Elvira Federici]

 

Annemarie Schwarzenbach (Zurigo 1908 – Sils im Engadin 1942)
Scrittrice, fotografa, archeologa, giornalista, nata in una ricca famiglia di industriali svizzeri, fortemente androgina, grande viaggiatrice, ribelle e contrastata, Annemarie Schwarzenbach fu una delle controverse protagoniste della vita culturale mitteleuropea tra la prima e la seconda guerra mondiale. Dal 1933 partecipa in Oriente ad alcune campagne di scavi archeologici e soggiorna per periodi più o meno lunghi in Siria e in Iran. Nel 1939, lasciandosi alle spalle l’Europa sull’orlo della guerra e l’amore tormentato con Erika Mann, prende la via dell’Oriente a bordo di una Ford con l’amica scrittrice Ella Maillart e racconta la sua esperienza in “Tutte le strade sono aperte. Viaggio in Afghanistan”. Annemarie racconta quello che vede e sente in un quaderno di viaggio che lascia stupiti per la sua incredibile modernità, dando conto di un itinerario che è dura scuola di vita, abitudine all’incontro e alla perdita, apertura all’altro e alla parte più in ombra di se stessi. La scrittrice sarà raccontata sia attraverso la sua opera, sia attraverso la splendida biografia romanzata che ne ha tracciato Melania Mazzucco in “Lei così amata”. [Docente Laura Ricci]

Sylvia Plath (Boston 1932 – Londra 1963)
La vicenda biografica e artistica di Sylvia Plath, attraverso un’incursione nella sua vasta produzione poetica e nel romanzo autobiografico “La campana di vetro”. Spunti di conoscenza e riflessione percorrendo la profonda dicotomia che caratterizza la biografia dell’artista e sostanzia lo spazio narrante della sua opera. [Docente Ornella Cioni]

 

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