Come ricordiamo Laura: un luminoso gentile esempio

Laura Capaldo 1Riportiamo alcuni pensieri che sono stati diffusi o che ci sono pervenuti su Laura Capaldo, la cara amica recentemente scomparsa che faceva parte del Consiglio Direttivo della nostra associazione. Per le sue molte e notevoli qualità, Laura resta nel cuore di tutte noi e di quanti/e l’hanno in vario modo conosciuta e frequentata.

Addio, cara Laura, è stata troppo breve la nostra amicizia. Non scorderò la tua gentilezza, il diritto di essere gentili  – direbbe una nostra amica comune –  di cui non hai mai fatto a meno.
Ti ho conosciuta, in questi pochi anni in cui ci siamo frequentate, attenta agli altri, sempre accogliente, mai una parola che potesse ferire.
Trovavi in ogni circostanza il modo di incoraggiare, di apprezzare, di  aprire un varco alla speranza.
Rileggo il racconto che hai scritto per noi del Filo di Eloisa, per un nostro libro. Anche quella tua storia terminava con un gesto di accoglienza e tutto il racconto narrava di un dono, di una lettera che passa di madre in figlia e si arricchisce via via della narrazione di esperienze, di sofferenze, di risentimenti, ma a ogni passaggio di generazione conduce a conoscenza reciproca, a diversa comprensione e quindi a perdono, amore, sentimenti questi verso i quali sembrava tutta protesa la tua personale ricerca.
Addio. Il dolore di averti perduta è appena lenito dal ricordo della tua dolcezza e del tuo sorriso complice.

Ornella Cioni

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Dedicato a… Un’altra cara amica ci ha lasciato, almeno per ora. Per ricordarla, nella sua serena attesa del “Giorno”, la cosa migliore possono essere alcuni versi di Emily Dickinson. C’è una qualche poesia di Emily Dickinson che può aiutarci e soccorrerci in ogni evenienza, che sia piccola o estrema, sempre.
Cara Laura, tante volte, con i versi della nostra amata Dickinson, ti ho pensata così, in mistica e serena attesa. E oggi, proprio oggi, ti sei sentita pronta per viaggiare verso il Giorno. Buon viaggio, cara, sei un luminoso esempio e il Giorno ti sarà di certo altrettanto luminoso.

Canto per consumare l’attesa –
Allacciare la cuffia,
chiudere la porta di casa,
non mi resta nient’altro da fare,

fin quando, all’avvicinarsi del suo passo finale
viaggeremo verso il Giorno
raccontandoci di come abbiamo cantato
per tenere lontana la Notte.”

Laura Ricci

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laura capaldoCiao Piccolo Principe,
dolce compagna di giorni lieti.

Ironia e sensibiltà
intelligenza, equilibrio e generosità
sorriso
comprensione

Questo sei, Laura.

E non diciamo “ti ricorderemo così”
Ti ricorderemo così si dice a chi va via
Ma tu sei qui
sei con noi
ti guardiamo nei nostri comuni giochi
e ancora
insieme
sorridiamo…

Associazione Lettori Portatili, Orvieto

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Care amiche del Filo, sono addolorata per la perdita di Laura, che ricordo donna gentile e fine. Penso che uno dei portati inestimabili di questi nostri anni sia la bellezza dell’amicizia tra donne, il valore spesso positivo di quelle relazioni che danno maggior senso e calore alle nostre vite. Sono certa che anche Laura lo abbia apprezzato. Vi sono vicina, e vi abbraccio con molto affetto.

Anna Maria Crispino

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Di Laura vorrei ricordare questo: “Breve la nostra conoscenza,  la durata stessa del’amicizia. Mi sembrava infatti che ci fossi stata sempre, nelle esperienze orvietane fatte con Eloisa e le altre amiche con le quali condivido il dispiacere della tua perdita e la gratitudine  per aver conosciuto la tua gentilezza e la tua ironia. Insieme  ad Enzo ti saluto.

Elvira Federici

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Laura aveva un gran dono, quello della condivisione con le persone che incontrava.
Laura ti ascoltava, ti  assorbiva come una spugna,  e quando parlando emergeva o avvertiva una tua preoccupazione  sentivi la sua condivisione dalla espressione degli occhi, da quelle pause che andavano alla ricerca di una soluzione o di un piccolo aiuto.
Ti concedeva il suo tempo, e ora che lei ci ha lasciato,- una vita troppo breve per una bella persona- ma forse per lei un tempo percepito in modo diverso, per una vita vissuta intensamente,” una vita piena”, ora sappiamo  quanto valeva quel tempo che ci regalava.
I veri regali non sono quelli che costano denaro ma sono quelli della empatia, del condividere un pensiero, del tempo, il suo  sorriso, candido e aperto: Lei  era felice se qualcuno accanto a lei era felice.
Sono passati più di trenta anni da quando la conobbi, era ancora una ragazza e di lì a poco nasceva il sentimento che la avrebbe unita a Emilio, anche lui giovanissimo, e così sono cresciuti insieme, e insieme saranno sempre, non ci si allontana mai da chi si stacca dalla terra per andare a vedere un cielo diverso da quello che vediamo noi.  Il  cielo di Laura  era già nella stanza dove lavorava o viveva.
Grazie Laura per tutto, i tuoi occhi azzurri rimarranno impressi nella nostra memoria, così come la tua voce.

Virginia Cinti

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