Dall’alto è tutto un gracidare
Di rose bianche e bignonie
Un letto di delizie
Il pergolato dall’alto un verde
Di buio e d’oro, dall’alto il pruno
Con le sue selvatichezze in forma di ciliegie
Dall’alto le ambulanze come vergini folli
Il singhiozzo che si perde sul viadotto
Dall’alto il melograno ancora intrappolato
Nell’inverno e il ceraso un po’ avaro
Dall’alto tutti i secoli dell’olivo
Mettono foglie bianche e tenerelle
Dall’alto i cani si rincorrono a voce
Dall’alto più vicina a quell’ombra
Che fa il sole
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