L’esperienza e l’attività del “Filo di Eloisa. Associazione culturale Eloisa Manciati”, dalla sua costituzione nel 2007 ad oggi, si intreccia con le nostre storie di donne che si sono formate nel femminismo degli anni ’70 e ’80.
Il nostro lavoro ha cercato di tenere insieme un sapere nato in istituzioni femminili come le Libere Università delle donne di Roma e di Milano e di gruppi e formazioni femminili di altre città, che ognuna di noi ha avuto occasione di frequentare nei propri percorsi.
Un sapere che si è fondato sulla lettura critica, la destrutturazione, la reinterpretazione a partire da sé e nella relazione e nel confronto con le altre donne, di quel sapere che ci è stato consegnato dalla tradizione e dal canone.
Tali presupposti ci hanno portato, nelle nostre attività, a tenere insieme diversi fili: quello della valorizzazione e diffusione del pensiero femminile, quello della trama di rapporti con altri gruppi di donne nel territorio e in altre città, quello della riflessione sui cambiamenti economici e del lavoro, quello dell’attenzione ai bisogni, all’elaborazione e all’azione delle giovani tentando di mantenere vivo uno scambio di esperienze.
Ci siamo mosse in diversi ambiti presi in considerazione dagli Stati regionali: donne e politica, democrazia paritaria, fragilità sociali ed economiche, giovani donne e passaggi generazionali, creatività, ma sicuramente tutta la nostra attività è stata svolta con la finalità di sviluppare una forte azione di educazione e formazione. Alcune di noi sono insegnanti e la nostra esperienza di lavoro ci ha certamente condizionate.
La preoccupazione di lasciare “un’eredità in vita” della produzione di pensiero più significativa dagli anni ’70 ad oggi ci ha spinte, da una parte, a un lavoro di formazione indirizzato a donne e uomini, dall’altra a intraprendere esperienze di educazione-formazione direttamente nella scuola. Al di là delle sperimentazioni che chi di noi è insegnante ha svolto nelle proprie classi, come Associazione abbiamo iniziato da tre anni un progetto di formazione nelle ultime classi del Liceo scientifico per far conoscere la produzione di alcune grandi letterate e rompere così il canone letterario che ha confinato scrittrici e poete in una produzione minore, talvolta addirittura regionalistica.
Non è mancato da parte nostra il desiderio di stimolare la creatività delle donne e questo ci ha portate a curare e finanziare la pubblicazione di tre libri (stiamo preparandone un quarto), frutto di tre concorsi letterari e di un concorso fotografico e letterario, l’ultimo.
Abbiamo infine custodito, finché abbiamo avuto la disponibilità di una sede, il fondo librario donatoci dalla famiglia di Eloisa Manciati e lo abbiamo a nostra volta donato alla Biblioteca comunale, curandone una prima provvisoria sistemazione, con l’auspicio di una prossima catalogazione e sistemazione definitiva, in modo tale che costituisca la base di una sezione di genere della Biblioteca comunale di Orvieto.
Propositi e proposte per il futuro scaturiscono, da parte nostra, da quanto abbiamo osservato e registrato nella nostra attività: c’è nella società un reale bisogno di formazione per un rinnovamento e una crescita culturale di donne, uomini e giovani. A tal fine continueremo ad operare per la trasmissione della complessa e ampia produzione di pensiero femminile che c’è stata nel passato, e va riscoperta e resa nota, e in tempi recenti e attuali , e va riconosciuta e valorizzata. È necessario tuttavia che il lavoro volontario di educazione-formazione di Associazioni no profit come Il filo di Eloisa sia sostenuto e riconosciuto dalle istituzioni, se si vuole che qualcosa cambi negli uomini e nelle donne nella direzione della libertà e del reciproco riconoscimento.
Altrettanto necessario è che nella scuola sia accordato uno spazio reale a un’educazione che riconosca le differenti identità e consenta a ragazze e ragazzi di assumerle in piena consapevolezza per esprimersi con ricchezza di pensiero.
Ornella Cioni
Presidente del “Filo di Eloisa. Associazione culturale Eloisa Manciati”.